Nel giorno 25 novembre (giornata internazionale contro la violenza sulle donne) abbiamo svolto un'assemblea al cinema ducale di Urbino nella quale dei ragazzi hanno recitato dei bellissimi dialoghi riguardanti il tema e sono venuti come ospiti per parlare di questa giornata la Dott.ssa Contento, la Dott.ssa Donnarelli e un esponente delle forze dell’ordine Crescenzo, poi successivamente abbiamo guardato il film: “non sono quello che sono” del regista Edoardo Leo, un film ambientato nel 2001 nel mezzo di una vera e propria organizzazione criminale del traffico di droga, si basa su: gelosia distruttiva, manipolazioni psicologiche, violenza di genere e mascolinità tossica.
La violenza contro le donne rimane una delle questioni più urgenti nelle nostre società oggi. È una violazione pervasiva dei diritti umani che colpisce milioni di donne in tutto il mondo. Questo problema trascende i confini sociali, economici e culturali, causando danni profondi e duraturi alle vittime, alle famiglie e alle comunità. La lotta contro questa piaga richiede consapevolezza, educazione e un'azione collettiva.
Secondo le statistiche delle organizzazioni internazionali, una donna su tre nel mondo ha subito violenza fisica o sessuale nel corso della sua vita e, in media, in Italia si registrano all’incirca 150 casi di femminicidio ogni anno. Questi numeri impressionanti sottolineano la diffusione della violenza domestica, delle molestie sul posto di lavoro e degli abusi sociali. Tali atti non sono incidenti isolati, ma questioni create da disuguaglianze e stereotipi di genere.
La violenza contro le donne persiste in una società moderna secondo i principali fattori:
Disuguaglianza di Genere: nata in una mentalità societaria di lunga data che sminuisce le donne e ne limita ruoli e diritti;
Norme Culturali: ideologie maschiliste, spesso immortalate in contesti sia tradizionali che contemporanei;
Mancanza di Educazione e Consapevolezza: L'assenza di risorse adeguate e di conversazioni per insegnare ai ragazzi e ai giovani uomini rispetto ed equità.
Stella Pesaresi & Virginia Ambrogiani 3c
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