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Trilussa, Ninna nanna della guerra

Aggiornamento: 13 apr 2022


Lettura: Viola Cottini, Elia Tassi

Illustrazione: Nicholas Augusto Mocchi



Questo pensiero è rivolto a tutti i bambini e civili a cui la guerra ha strappato via la vita, la famiglia o la casa. È rivolto a tutti coloro che vivono con la costante paura di trovare la morte dietro l'angolo. In questa poesia del 1914 Trilussa esprime una critica feroce al concetto stesso di guerra, mirando a colpire chi la dichiara, la appoggia e si lascia abbindolare da ideologie ipocrite che istigano alla violenza. Il poeta decide di esprimersi utilizzando l'ironia, con lo scopo di alleggerire il suo componimento e renderlo semplice da comprendere anche per un bambino.

Nonostante la poesia si riferisca alla Prima guerra mondiale, si adatta perfettamente alla situazione attuale della guerra tra Russia e Ucraina, che in questo momento sta preoccupando tutto il mondo. Alcune associazioni come Save The Children si stanno mobilitando per aiutare tutti i bambini ucraini che hanno scoperto in modo cruento cosa sia la guerra e la vivono in prima persona. Nessuno merita di vivere in questo modo, il passato ci insegna che la guerra porta solo a distruzione, terrore, disgregazione della società; per questo dovremmo cercare di superare queste situazioni, andare avanti verso un futuro sereno e senza echi delle bombe.

Ninna nanna, pija sonno ché se dormi nun vedrai tante infamie e tanti guai che succedeno ner monno fra le spade e li fucili de li popoli civili


Ninna nanna, tu nun senti li sospiri e li lamenti de la gente che se scanna per un matto che commanna; che se scanna e che s'ammazza a vantaggio de la razza o a vantaggio d'una fede per un Dio che nun se vede, ma che serve da riparo ar Sovrano macellaro.

Chè quer covo d'assassini che c'insanguina la terra sa benone che la guerra è un gran giro de quatrini

che prepara le risorse pe li ladri de le Borse.

Fa la ninna, cocco bello, Finchè dura sto macello: fa la ninna, chè domani rivedremo li sovrani che se scambieno la stima boni amichi come prima.

So cuggini e fra parenti nun se fanno comprimenti: torneranno più cordiali li rapporti personali. E riuniti fra de loro senza l'ombra d'un rimorso, ce faranno un ber discorso su la Pace e sul Lavoro pe quer popolo cojone risparmiato dar cannone!


Trilussa, Ninna Nanna della Guerra, 1914


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